Il Palio di Siena è una festa millenaria che si ripete ormai
immancabilmente tutti gli anni attirando un gran numero di turisti da
ogni parte del mondo. Ma vediamo quali sono le origini di questa
festa che affondano in epoche assai remote.
Già nell'XI secolo
si correvano "Palii alla lunga", che prendevano le mosse da
un punto fuori le mura e, attraversate le vie della città,
giungevano alla Cattedrale. Il premio della corsa, da cui sarebbe
derivato il nome, era un "pallium", drappellone di stoffa
preziosa. Dal 1200 il Palio divenne l'appuntamento conclusivo delle
imponenti feste di mezz'agosto, dedicate alla Vergine Assunta.
Le
contrade comparvero per la prima volta nelle feste senesi del
Rinascimento al seguito di carri allegorici sui quali spiccavano
immagini di animali esotici o fantastici. Da essi sarebbero derivari
i simboli e i nomi delle 17 contrade attuali: Aquila, Bruco,
Chiuocciola, Civetta, Drago, Giraffa, Istrice, Leocorno, Lupa,
Nicchio, Oca, Onda, Pantera, Selva, Tartuca, Torre, Valdimontone.
Nel
seicento le carriere si trasferirono nel suggestivo scenario di
Piazza del Campo e si corsero "alla tonda" per tre giri
sull'anello di tufo posto sopra il suo perimetro esterno.
Il
Palio di oggi ricorre puntualmente il 2 luglio e il 16 agosto ed è
corso da fantini che montano cavalli assegnati in sorte alle
Contrade. Ad ogni Palio ne partecipano 10 secondo un meccanismo di
sorteggi e alternanze risalente al 1721.
Il Palio è sicuramente
una delle maggiori attrattive turistiche per la regione. Ricordiamo
però che il territorio riserva tante altre bellezze,
soprattutto a livello naturalistico. Numerose ville
in Toscana sono a disposizione per i turisti ed il soggiorno.
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